Viaggio nei 7 gruppi – Paura

I sette gruppi del Metodo Originale

La Paura”

(tempo di lettura: 5 minuti)

 

Con la floriterapia utilizziamo i fiori di Bach per riequilibrare le emozioni che creano disagi. Il dottor Bach, al termine del suo percorso, ha suddiviso i 38 Fiori in sette gruppi, ognuno dei quali fa capo a delle emozioni o stati d’animo ben precisi.

Iniziamo ora il viaggio nei sette gruppi partendo dal primo e vediamo di approfondire perciò la “Paura”.

Il dizionario Treccani definisce così la paura: “stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di fronte a un pericolo reale o immaginario o dinanzi a cosa o a fatto che sia o si creda dannoso: più o meno intenso secondo le persone e le circostanze, assume il carattere di un turbamento forte e improvviso, che si manifesta anche con reazioni fisiche, quando il pericolo si presenti inaspettato, colga di sorpresa o comunque appaia imminente.”

Nel 1920 il docente di fisiologia dell’Università di Harvard Walter Cannon ha descritto la reazione di “attacco o fuga” spiegando come tutti gli animali, compreso l’uomo, reagiscano alle minacce con una reazione del sistema nervoso simpatico.

La sua teoria afferma che gli animali reagiscono alle minacce con una scarica generale del sistema nervoso centrale che prepara l’animale a combattere o a fuggire. Più specificamente la midollare del surrene produce una cascata ormonale che determina la secrezione di ormoni fra i quali i più noti sono la noradrenalina, l’adrenalina e il cortisolo che influenzano il modo in cui gli organismi reagiscono allo stress.

Questa reazione è necessaria per la sopravvivenza, infatti avvertire un pericolo reale e comprendere se sia il caso di attaccare o fuggire è un meccanismo essenziale per salvare la vita.

Il problema sorge quando però percepiamo come pericolo qualcosa che non lo è, scatenando in noi una profonda sensazione di malessere.

Questo malessere si manifesta attraverso dei sintomi fisici ben precisi come ad esempio: aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, tensione muscolare, aumento della sudorazione; tutti questi cambiamenti preparano il nostro corpo alla reazione immediata.

In caso di paura eccessiva le sensazioni corporee diventano più intense e fastidiose: ad esempio la tensione muscolare si trasforma in malessere che pervade tutto il corpo. Capita spesso in queste situazioni di soffrire di mal di testa, di dolori alle spalle e al petto, di avvertire sintomi gastrointestinali, debolezza delle gambe.

Al giorno d’oggi sono cambiate le cause della paura: sarà infatti molto improbabile per uno di noi trovarsi improvvisamente di fronte ad un animale selvaggio come una tigre o un leone, ma veniamo comunque sottoposti di continuo a stimoli recepiti dal nostro cervello come “aggressioni” ed il nostro corpo continua a produrre gli ormoni preposti senza che arrivi mai il momento di attacco o fuga.

La paura resta dunque una delle emozioni principali che l’uomo sperimenta.

Non bisogna però dimenticare di considerare la paura anche da un’altra prospettiva per osservarne gli aspetti positivi e ricordarci che:

  • La paura ci protegge aiutandoci a riconoscere ed evitare situazioni potenzialmente pericolose;
  • Stimola la crescita personale, infatti affrontando e superando le nostre paure diventiamo più forti e sicuri di noi stessi, sviluppando nel contempo la resilienza;
  • Migliora la nostra capacità di “problem solving”: quando ci troviamo ad affrontare una situazione spaventosa diventiamo infatti capaci di analizzare più velocemente le circostanze, di valutare le opzioni e di prendere decisioni più rapidamente;
  • Può essere anche una grande motivazione: se temiamo un fallimento o se abbiamo paura di non essere in grado di raggiungere i nostri obiettivi veniamo automaticamente spronati a lavorare più duramente, a prepararci e a dare il massimo in tutto ciò che dobbiamo affrontare;
  • Favorisce la creatività, infatti quando ci troviamo in situazioni di stress o di paura il nostro cervello cerca nuovi modi per trovare soluzioni al di fuori degli schemi che abitualmente utilizziamo;
  • Incoraggia le relazioni umane: infatti riconoscere e parlare di questa emozione, condivisa da tutti gli esseri umani, non può che avvicinarci agli altri, promuovendo la nascita di legami più profondi e un senso di connessione.

La paura può essere anche descritta in base alla sua intensità attribuendole diversi nomi: timore, ansia, fobia, panico, terrore, orrore.

Particolare rilevanza hanno le fobie, ovvero paure immotivate di oggetti o situazioni che ci portano a livelli di malessere acuto al solo pensiero di poterci trovare nelle situazioni temute.

Per reagire alla paura dobbiamo sviluppare il coraggio. La parola coraggio deriva dal latino “cor habeo” che significa avere cuore, agire con il cuore. Pertanto il coraggio è la forza d’animo che ci consente di affrontare paure e pericoli.

Anche Bach nei suoi scritti afferma che per contrastare la paura occorre sviluppare la virtù della compassione, ovvero la capacità di accettare la propria sofferenza, senza evitarla ma rafforzando il desiderio di alleviarla e di curarci con gentilezza.

In qualità di BFRP, mi piace ricordare una frase di Carl Gustav Jung: Conoscere le nostre paure è il miglior metodo per occuparsi delle paure degli altri.”

Credo infatti che conoscendo bene le emozioni e le loro sfumature e tenendo conto del nostro personale bagaglio emozionale, si possa empaticamente aiutare il cliente. E ricordiamoci che l’empatia è fondamentale nel nostro lavoro.

Il dottor Bach ci ha donato cinque rimedi floreali per combattere la paura:

  • Rock Rose per il terrore che paralizza;
  • Aspen per la sensazione di paura vaga, senza un’identificazione precisa;
  • Mimulus per la paura attribuibile ad un elemento identificato;
  • Red Chestnut per la paura immaginaria o reale che possa accadere qualcosa di terribile ai nostri cari;
  • Cherry Plum per la paura di perdere il controllo emotivo e mentale.

Assumendo i rimedi corretti che rafforzano la nostra capacità di affrontare le situazioni con coraggio e determinazione abbiamo la possibilità di usufruire di un aiuto prezioso.

Nelson Mandela in merito alla paura diceva: “L’uomo coraggioso non è colui che non prova paura, ma colui che riesce a superarla”.

Barbara Rossi BFRP

Immagine creata con AI

error: Content is protected !!