Ogni foglia, ogni petalo ogni singola goccia di rugiada che su essi si è posata cela in sé la potenza della parola, dal suo significato più antico fino a quando Bach la scelse, e da allora fino a noi, al nostro vocabolario sempre più limitato, che tante e troppe sfumature ha perduto.

Cosa risvegliano in noi quelle parole, cosa ci appare desueto, perché ne ignoriamo l’origine, cosa di quelle parole ci è rimasto di fondo oscuro? C’è il passaggio dall’inglese all’italiano; io so bene quanto lavoro sia stato fatto per scegliere la traduzione migliore, la più rispettosa, nella continua evoluzione della lingua che è essa stessa organismo vivente.

Il libro ci appare così: è un concentrato di conoscenze, di parole preziose come diamanti dalle mille sfaccettature.

E come davanti ad una opera d’arte ognuno ne riconosce, vede e legge la parte che con lui risuona, così accade davanti a quelle poche pregnanti parole.

Chiamare Corso la mia proposta non è in fondo corretto:  è piuttosto un invito a passeggiare insieme nel Giardino di Bach e davanti ad ogni meravigliosa Creatura che lo abita, ed alle parole che, come pennellate di un quadro, Egli le dedica, di fermarsi e domandarsi:

“Cosa risuona IN me ciò che leggo?

Quali conoscenze già acquisite risveglia e porta alla mia coscienza?

Quali domande fa nascere?

Con che Luce illumina la MIA vita?”

In un giardino Privato e Segreto, l’Eden per capirsi,  ci si muove in punta di piedi osservando sfiorando annusando e cogliendo la “Quintessenza”, “L’Anima” dei suoi abitanti.  Si entra accompagnati da una guida; se vorrai cammineremo insieme…” 

Nicoletta Zucchello